la tanto adorata carta
Alzi la mano chi non ha mai comprato una calamita ricordo durante la vacanza. Il più classico dei souvenir …
Oggi lo faccio anche io, ma fino a qualche anno fa, quando non trovavi tutto e subito frugando in rete, ciò che non è mai mancato nelle mie borse sono stati i giornali dei paesi che visitavo. Andavo in cerca del giornaletto di nicchia, quello locale che non potevo trovare nelle edicole torinesi che già all’epoca vendevano i maggiori quotidiani esteri. Sono sempre stato affascinato dalla carta stampata e quando mio padre comprava La Stampa (ai tempi in formato “lenzuolo”) o StampaSera era sempre una corsa a chi doveva sfogliarlo prima. E, mentre lo facevo, immaginavo quanto mi sarebbe piaciuto poter lavorare in quella redazione.
Mi sono diplomato in Arti Grafiche e Fotografiche, ho lavorato per quasi un anno presso la Ilte di Moncalieri prima di poter iniziare, finalmente, la mia esperienza in una casa editrice. E, quella casa editrice, era proprio La Stampa. Per molti era solo un lavoro ma non per me. Si realizzava un sogno, lavorare nel giornale della mia città. È stata una bella avventura resa meravigliosa da una parentesi di due anni nella redazione milanese della testata.
Dal 2004 sono parte integrante della Editrice Omnia di Asti che edita, tra le altre cose, il bisettimanale La nuova Provincia: forte della mia passata esperienza sono ulteriormente cresciuto, sia come uomo che come professionista. I miei obiettivi sono di farmi apprezzare per il mio lavoro e di migliorarmi e aggiornami costantemente. Devo essere sempre sul pezzo e avere il cervello sempre connesso … e, quando prendo in mano quel pezzo di carta appena pubblicato che può essere un libro, un quotidiano, una brochure o un magazine, sapere che è farina del mio sacco mi rende una persona felice. In questo lavoro, a differenza di quello che pensano in molti, non c’è niente di facile. Ma devi saperlo fare.